IPOGEO Laboratorio di Architettura

IPOGEO Laboratorio di Architettura è una realtà italiana con vocazione internazionale che indaga soluzioni per dare qualità all’abitare.

Le soluzioni architettoniche e costruttive affinate negli anni e in continua e costante evoluzione portano a creare spazi in sintonia con l’uomo e con l’ambiente, sani e durevoli.

Segni progettuali che reinterpretano la tradizione, un costante dialogo con i luoghi ed il rapporto con la luce naturale, colgono i desideri e i bisogni di chi li abita grazie a tecnologie innovative e naturali.

Sistemi costruttivi che assicurano il più alto comfort, il benessere come primo obiettivo a prescindere dalla scala di progetto.

Volumi, spazi e materiali che creano una Architettura capace di suscitare emozioni e appartenenza.

I pilastri di IPOGEO

  • 1. Architettura senza tempo

    Rifiutiamo l’esercizio di stile fine a sé stesso. Per IPOGEO l’architettura punta a creare segni che attraversano i tempi senza perseguire mode temporanee con un approccio legato al pensiero e alla matita del progettista che si fa attento interprete dei desideri della committenza.

  • 2. Il rapporto con la luce

    L’architettura cambia la luce e la luce cambia l’architettura. Un rapporto imprescindibile, che può essere elettivo, una vera relazione d’amore e di forza. La luce crea onestà perché svela i materiali costruttivi e le finiture, ne esalta volumi e spazi, pieni e vuoti. La luce dà dinamicità e plasticità agli spazi; sensazioni ed emozioni mutano al trascorrere della giornata accompagnate dalla rotazione del sole nelle varie stagioni. Orientamento e luce collaborano a determinare il comfort dell’edificio.

  • 3. Meno è meglio

    Togliere il superfluo per generare spazi fluidi è generare luoghi eterni, che non stanchino e si prestino al variare dei mutamenti delle persone. Questa è la parte del progetto che incide di più sul valore estetico generale, ma la bellezza è qualcosa di cui l’animo si nutre quotidianamente ed è sempre frutto di visione e selezione.

  • 4. Bio-architettura, respiro

    La casa è la nostra seconda pelle. Come accade con gli abiti stretti e non traspiranti stare, vivere all’interno di un involucro che sia sano e che respiri insieme a noi è un’altra cosa. Abbiamo dimenticato per anni l’uso del buon costruire ed ora, piano piano, sotto il termine di ‘bio’ vogliamo racchiudere tutti quei sani principi del costruire accantonati erroneamente. La tecnologia e la passione per il vivere di qualità ci danno strumenti ed opportunità sempre nuove. Progettare un involucro che sia un vero e proprio polmone attraverso l’uso di materiali strutturali ed isolanti che siano traspiranti è necessario e facilmente alla nostra portata. La sensibilità nell’approfittarne è segno di intelligenza ed amor proprio.

  • 5. Comfort

    Comfort come affinità all’uomo. Oggi l’efficienza energetica è imprescindibile e dovuta. Creare ambienti che diano sensazioni di benessere è un passo in più, una linea sottile fatta di dettagli nelle scelte di proporzioni dimensionali, di orientamento, di controllo della luce naturale, di vedute e di materiali.

  • 6. Flessibilità

    La vita è un flusso, prevede un cambiamento continuo e l’architettura deve considerarlo. Progettiamo spazi flessibili, agili, che consentono di seguire i cambi di abitudini, di necessità e di numero di componenti che li utilizzano.

La materia

La scelta dei materiali da costruzione è un elemento caratterizzante e determinante. Formazione e ricerca continua sono orientati a perseguire sostenibilità, salubrità degli ambienti, riconversione e comfort. IPOGEO porta avanti l’idea che involucri performanti e sani aumentano benessere e risparmio energetico permettendo anche di non divenire dipendenti da esasperata impiantistica.

Chi siamo

  • Alessandro Marinato

    Architetto, Founder di IPOGEO

  • Stefania Bertolo

    Architetto

Rete di collaborazione

  • Lara Vidotto

    Interior Designer - Art Director

  • Giovanni De Roia

    Architetto

  • Guido Viel

    Ingegnere strutturista

  • Davide Perosa

    Architetto

  • Barbara Cassan

    Ingegnere termotecnico

  • Rudi Perin

    Architetto, Coordinatore della sicurezza

Alessandro Marinato (n.1973) si laurea nell’anno accademico 2001-2002 presso l’Istituto Universitario di Architettura di Venezia con una tesi dal titolo: “La soglia dell’ombra. Verso un’architettura ipogea” (110/110 e lode) pubblicata in Venezia Novissima (catalogo della mostra Edge of City), Venezia 2003. 

Dal 2002 svolge attività professionale formando una rete di professionisti con cui condivide principi e valori progettuali.

Nel 2003 fonda IPOGEO Laboratorio di Architettura che sviluppa la progettazione a scala urbana e del design d’interni.

Alessandro Marinato architetto

Anno 2003 - Esposizione della Tesi “La soglia dell’ombra. Per un’architettura ipogea” all’interno della Mostra “Edge of City” in occasione di Venezia Novissima presso il Parco Scientifico tecnologico di Venezia VEGA

Anno 2004 - Premio di Architettura Città di Oderzo VII edizione per Autorimesse e sala musica a Porcia (Pn) come progettista collaboratore

Anno 2006 - Premio di Architettura Città di Oderzo X edizione per la Casa [G+L] a Porcìa (Pn)

Anno 2011 – Esposizione di alcuni progetti di edifici ecosostenibili realizzati in occasione della “Mostramercatobio” di Vittorio Veneto (Tv) e Oderzo (Tv)

Anno 2023 - Premio Templum Architetti Italiani, Roma

Premi e partecipazioni

Catalogo della 8a Rassegna Biennale di Architettura Premio Marcello D’Olivo – Ed. P. Gasperi 2010

Catalogo del Premio Città di Oderzo VIII e X edizione – Edizioni Il Poligrafo 2004 e Marsilio 2006

Venezia Novissima (catalogo della mostra Edge of City) – Arcari Editore Venezia 2003

PROGETTI n.9 - Rivista dell’architettura italiana - Speciale Pordenone

100 Progetti Italiani - RDE Edizioni 2019

100 Progetti Italiani - RDE Edizioni 2023

Pubblicazioni

Lavorare insieme

Crediamo che una buona collaborazione sia il primo passo verso uno spazio che porta valore alla vita di chi lo vive.